Tipi di sushi per ogni gusto e palato
Quanti tipi di sushi esistono? Senza dubbio numerosi, anche perché a seconda del luogo di origine, talvolta, possono assumere un nome differente.
Inoltre, nel corso del tempo sono stati oggetto di grandi e piccole trasformazioni, fino al momento in cui il sushi è diventato un piatto internazionale.
In genere, si distinguono due tipi principali di sushi: il nigiri e il maki, ma le varianti possono essere più numerose.
Sushi Nigiri
Il sushi nigiri è uno dei tipi di sushi più semplice e, probabilmente, è anche uno dei primi che è stato inventato. È composto da una base di riso, con una forma leggermente ovale, sulla quale viene stesa una fetta di pesce o dei frutti di mare che vengono disposti in modo tale da formare una specie di decorazione. Spesso vengono aggiunte anche verdure per offrire una guarnizione ancora più piacevole. Del resto, l’aspetto estetico nel sushi è fondamentale.
Anche la consistenza deve essere perfetta, tanto che deve essere possibile prenderlo in mano senza che si rompa: non per niente il nome nigiri significa “comprimere”, “pressare”. Il riso, infatti, deve essere pressato al punto giusto perché la forma rimanga intatta. A differenza del sashimi, che in Giappone si mangia con le bacchette, il sushi si può mangiare anche con le mani.
I pesci che si utilizzano per il nigiri sono tonno, salmone fresco, salmone affumicato, gamberi; mentre tra le verdure di solito non manca l’avocado.
Maki
L’altra tipologia principale di sushi è rappresentata dal maki, che a sua volta di suddivide in vari tipi di sushi. Il maki è il sushi arrotolato: di fatto, il riso e il pesce – assieme ad altri ingredienti di vario tipo – vengono arrotolati in un foglio di alga nori.
Hosomaki
Hosomaki è un tipo di maki dalle dimensioni piuttosto contenute. Infatti, in giapponese tale termine significa “rotolo stretto”. Di solito il suo diametro non supera i 2 centimetri e mezzo e questi rotoli sono pensati per essere mangiati in un unico boccone.
Nonostante le loro dimensioni contenute, non sono affatto semplici da preparare, perché gli ingredienti devono essere accostati in modo tale che l’involtino rimanga uniforme.
Di solito, gli ingredienti principali sono il pesce crudo (tonno o salmone) accompagnato da cetriolo o avocado e, tuttavia, ne esistono molte varianti. Nella cucina occidentale spesso il pesce crudo è sostituto da quello cotto, oppure esistono altre versioni del tutto vegetariane.
Uramaki
Gli uramaki sono uno dei tipi di maki più conosciuti e diffusi. La loro caratteristica particolare è quella di avere il ripieno avvolto dall’alga nori, mentre il riso si trova all’esterno. Il nome uramaki, infatti, significa “rotoli interno-esterno” in quanto l’alga nori avvolge il ripieno, mentre all’esterno c’è uno strato di riso che, a sua volta, viene guarnita con semi di sesamo o uova di pesce.
Nel ripieno si possono trovare pesce crudo, in particolare tonno e salmone, ma anche verdura, frutta, etc.
Tekamaki
I tekamaki sono una tipologia particolare di maki, che si differenzia dagli altri per la sua forma a cono. Sebbene gli ingredienti utilizzati siano sempre gli stessi che si usano per i maki in generale, possono contenere anche altri tipi di ingredienti. Quello che non può mai mancare sono il riso e l’alga nori.
A differenza dagli altri tipi di sushi, l’alga deve rimanere croccante e non deve ammorbidirsi stando a contatto con altri ingredienti: per questo va consumata subito. Questo tipo di sushi è adatto come street food o per le occasioni conviviali.
Futomaki
Il futomaki è un tipo di roll di sushi che si caratterizza per le sue notevoli dimensioni. Infatti, il suo nome significa “rotolo grande”. Per arrotolarlo viene utilizzata un’alga nori intera, all’interno della quale viene posto il riso e gli altri ingredienti.
Di solito, un solo futomaki può essere consumato per un pasto: il risultato di questo rotolo è una specie di polpetta cilindrica, avvolta dall’alga, che rimane abbastanza croccante. Anche questo piatto può essere consumato come street food.
Chumaki
Il chumaki rappresenta una via di mezzo tra i maki più piccoli, ovvero gli hosomaki, e i maki più grandi, ovvero i futomaki.
Il procedimento e gli ingredienti per preparare questo piatto sono gli stessi che si adottano per gli altri maki, tuttavia, un tocco di fantasia nella preparazione del sushi non guasta mai. Ecco che allora si possono trovare chumaki con prugne e tonno o chumaki con tuorlo l’uovo e avocado.
Gunkan Maki
Il gunkan maki è considerato una via di mezzo tra il nigiri e il maki, in quanto è formato da una base ovale di riso, simile a quella che si una per il nigiri, sulla quale viene disposto il pesce, ma viene avvolta da un’alga nori dando luogo a una forma simile al maki.
Spesso sopra il riso vengono disposte uova di pesce, come il caviale, oppure mais o, ancora, uova di quaglia, che conferiscono al gunkan maki un aspetto particolare.
Una curiosità sul gunkan maki riguarda il nome: gunkan, infatti, significa “corazzata”, benché non sia del tutto chiara l’origine di tale appellativo, qualcuno sostiene che esso sia da riferire alla forma di barca di questo tipo di sushi.
Sashimi non è un tipo di sushi
Un equivoco frequente è quello di pensare che il sashimi sia sushi. Un realtà, ci sono delle differenze importanti tra questi due piatti, in particolare il fatto che nel sashimi non è presente il riso. Si tratta, infatti, di pesce crudo tagliato sottile con condimenti e verdure di accompagnamento. A differenza del sushi, che deve essere mangiato con le mani, il sashimi viene mangiato con le bacchette.